Un’antica tradizione che rivive.

 

I giardini del Priorato di San Pietro a Cavallermaggiore si raccolgono intorno alla chiesa romanica di San Pietro, il più antico monumento della città. Edificata nel X secolo all’esterno della cinta muraria medievale, la chiesa si inseriva in una fitta rete di fondazioni monastiche, che nel corso del medioevo furono un significativo centro di aggregazione culturale, economica, sociale e religiosa.

 

L’area verde comprende l’Orto Tintorio e il Giardino dei Semplici. Quest’ultimo è coltivato con varietà vegetali di tipo utilitaristico, sia per uso alimentare che per le loro virtù medicamentose.

 

L’Orto Tintorio nasce invece come laboratorio all’aria aperta per celebrare le tradizioni locali: il territorio di Cavallermaggiore si distingueva infatti per la coltivazione di piante di gelso per la bachicultura e lo spazio verde propone piante ortive, ornamentali e officinali suddivise a seconda del colore della tintura. Lo scopo è far conoscere al largo pubblico, attraverso attività didattiche di vario genere, l’utilizzo delle piante coltivate nel Giardino Tintorio.

 

Il progetto si avvale della consulenza botanica del Dipartimento di Scienze Agrarie, Forestali e Alimentari dell’Università di Torino, che ha orientato la selezione delle specie botaniche verso i le piante tintorie, con l’obiettivo di sviluppare un progetto didattico e culturale incentrato sull’utilizzo di colori naturali.

Le piante sono infatti state individuate in base al loro sviluppo vegetativo, al portamento, al mutare cromatico dell’apparato fogliare e al ciclo stagionale.

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